I BUCHI NERI, AFFASCINANTI SINGOLARITÀ

Lo spazio è un luogo molto oscuro e niente è più oscuro di un buco nero.
Un oggetto di questo tipo è un’area di immensa gravità da cui nulla, nemmeno la luce, può sfuggire. Tali mostri cosmici si formano alla fine della vita di alcune stelle, quando l’energia che teneva insieme l’astro scompare e collassa, producendo una magnifica esplosione.

È qui che le cose si fanno letteralmente fuori di testa: tutto il materiale rimasto dall’esplosione, spesso pari alla massa del nostro Sole, cade in un punto infinitamente piccolo.

Ma i buchi neri possono formarsi in molti modi e quelli supermassicci, possono avere una massa milioni di volte la massa del nostro sole intrappolata in poche decine di chilometri di diametro! Il punto in cui tutta quella massa è bloccata è chiamato singolarità. Può essere infinitamente piccolo, ma la sua influenza è enorme.

Immagina un cerchio con una singolarità nel mezzo. La gravità all’interno del cerchio è così forte che nulla può sfuggire: assorbe tutto, anche la luce. Ecco perché è nero!
Questo cerchio è noto come orizzonte degli eventi ed è probabilmente ciò a cui si pensa quando ci si immagina un buco nero.

Cosa accadrebbe, se portassimo un’astronave vicino all’orizzonte degli eventi di un buco nero, così come avveniva ad esempio nel film Interstellar? La risposta: spaghettizzazione! Questo è il termine tecnico, almeno.

Man mano che la nostra astronave vi si avvicina, la gravità sarà molto più forte sul lato più vicino al buco nero che sull’altro lato, la risultanza sarà una lacerazione, con l’astronave che si allunghera’ come uno spaghetto, per l’appunto.

Insomma, per quanto quanto possiamo provare, e di oggetti esotici nell’universo ne esistono diversi, dalle pulsar ai quasar tanto per fare un esempio, difficilmente però potremo trovare qualcosa di più strano e più interessante ed affascinante di un buco nero.

Credits: NASA, Interstellar.

Nell’immagine è mostrato Gargantua, il gigantesco buco nero immaginato dal regista del film Interstellar.

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