Questa spettacolare immagine scattata dal Telescopio Spaziale Hubble, ci mostra la nebulosa Planetaria Abell 7, situata nella costellazione della Lepre e posta ad una distanza dalla Terra di circa 1800 anni luce.
Con una forma pressoché sferica e una luminosità diffusa, Abell 7 ha un diametro di circa 8 anni luce e presenta al suo interno alcuni dettagli interessanti, che risaltano se osservati da strumenti dotati di filtri a banda stretta.
Tra questi ci sono le emissioni rossastre dell’idrogeno gassoso, mentre i colori blu e verdi provengono dalle emissioni di ossigeno. Insieme, queste tonalità conferiscono alla nebulosa planetaria Abell 7 un aspetto intrigante e affascinante; anche se ipoteticamente potessimo trovarci talmente vicini all’oggetto, da poterlo scorgere ad occhio nudo, difficilmente potremmo ammirarne le delicate tonalità di colore, in quanto esso sarebbe comunque troppo debole per i nostri occhi, i quali lo apprezzerebbero unicamente in una visione monocromatica.
Le nebulose planetarie sono regioni di gas e polvere provenienti dagli strati espulsi da stelle che hanno raggiunto la fine della loro vita; quindi, nonostante ciò che il nome sembra suggerire, non hanno nulla a che vedere con i pianeti. La “confusione” della nomenclatura ha le sue radici nel passato: oltre 250 anni fa, gli astronomi che osservavano questi oggetti con telescopi più piccoli e meno potenti di quelli attuali, descrivevano la visione di dischetti colorati, simili appunto a come apparivano i pianeti al telescopio, e quindi, semplicemente, li scambiarono per pianeti gassosi di tipo Gioviano.
Pensate che in cielo si contano migliaia di oggetti di questa tipologia, ognuno con caratteristiche morfologiche e tonalità di colore tali da renderli estremamente diversi l’uno dall’altro. In una varietà incredibile, come solo il magnifico universo di cui facciamo parte, è in grado di donarci.
Credits: NASA, Hubble.