Ebbene si, oggi ricorre l’anniversario dell’indimenticabile sbarco dell’uomo sulla Luna, avvenuto proprio il 20 Luglio del 1969.
La missione Apollo 11 fu quella che portò i primi esseri umani a sbarcare sul nostro satellite naturale; furono Neil Armstrong e Buzz Aldrin, ad imprimere la propria impronta sul suolo selenico: il primo fu proprio Armstrong, che scese dalla navicella sei ore dopo l’allunaggio, precisamente alle 20:17:40 UTC;
Aldrin lo seguì, dopo circa 19 minuti.
La mitica coppia passò circa due ore e mezza sulla superficie della luna, e nel corso della missione raccolsero qualcosa come 21.5 kg di rocce, che poi riportarono a terra.
Menzione d’onore merita anche Michael Collins, terzo componente dell’equipaggio dell’Apollo 11, il quale però non mise mai piede sulla Luna, rimanendo invece in orbita sul modulo di comando. Gli altri due astronauti lo raggiunsero circa 22 ore dopo l’allunaggio e l’equipaggio al completo poté così intraprendere il viaggio di ritorno verso casa, ammarando in pieno oceano pacifico, il 24 luglio 1969.
Nel mettere il primo piede sulla superficie della Luna, Armstrong commentò l’evento come “un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità”. Oggi, dopo 53 anni, quelle parole appaiono ancora più attuali che mai, mentre l’umanità si appresta a tornare sul nostro satellite naturale con le missioni Artemis, nei prossimi anni, e mentre il sogno Marte si fa più concreto che mai, anche se ancora piuttosto lontano nel tempo, e probabilmente relegato agli anni ’30 o addirittura ’40 di questo secolo.
Infine un ultimo, doveroso, appunto.
Questa è storia, e semplicemente non è in discussione. Non vi è spazio per teorie assurde, complotti, o fantasiosi voli pindarici, scaturiti da menti fin troppo fuori dal comune.
1969, l’uomo sulla Luna. Un evento storico, eccezionale ed indimenticabile, qualcosa di epocale per l’umanità tutta, che niente e nessuno potrà mai sminuire o addirittura negare.
Credits: NASA, Apollo 11.