L’ultima ripresa nel campo profondo del Telescopio Spaziale James Webb presenta dettagli mai visti prima dell’ammasso di Pandora, anche noto come Abell 2744. La nuova prospettiva unisce quattro istantanee scattate da Webb in un’unica immagine panoramica, mostrando circa 50.000 fonti di luce nel vicino infrarosso.
Tre ammassi di galassie si uniscono in questa immagine per formare un megacluster. La concentrazione di massa è così grande che il tessuto dello spaziotempo è deformato dalla gravità, creando una lente naturale capace di ingrandire oggetti posti alle spalle dell’ammasso: tale fenomeno è definito “lente gravitazionale” ed era stata teorizzata dal grande Albert Einstein. Gli astronomi possono utilizzare tale espediente per scrutare fonti di luce molto distanti oltre l’ammasso che altrimenti non sarebbero rilevabili, nemmeno a James Webb. Nella parte in basso a destra dell’immagine, il nuovo Telescopio Spaziale ha rivelato centinaia di galassie distanti che appaiono come deboli linee arcuate nell’immagine.
Solo il nucleo centrale di Pandora è stato precedentemente studiato in dettaglio dal telescopio spaziale Hubble. Combinando i potenti strumenti a infrarossi di Webb con un’ampia vista delle molteplici aree di lente gravitazionale della regione, gli astronomi miravano a raggiungere un equilibrio di ampiezza e profondità che aprisse una nuova frontiera nello studio della cosmologia e dell’evoluzione delle galassie.
Quel che ne rimane, al di là di questi tecnicismi, a volte un po’ complessi da capire, è la spettacolarità di questa immagine. Constatare quante migliaia di galassie simili alla nostra Via Lattea siano visibili in una piccola zona di cielo, è semplicemente una cosa sconvolgente e allo stesso tempo tremendamente affascinante.
Credits: NASA – National Aeronautics and Space Administration ESA – European Space Agency Canadian Space Agency I. Labbe (Swinburne University of Technology), R. Bezanson (University of Pittsburgh), A. Pagan (STScI)