LE INCREDIBILI PECULIARITÀ DI TITANO, IL SATELLITE PIU GRANDE DI SATURNO

Quest’immagine ha dell’incredibile!
Scattata dalla sonda Cassini della NASA, rimasta in orbita attorno al sistema di Saturno fino a settembre del 2017, ci mostra un mare o un lago, ma a differenza di quelli che troviamo sulla Terra, questi sono fatti di metano ed etano liquidi: proprio così, ci troviamo su Titano, il più grande dei satelliti naturali di Saturno.

Un documento pubblicato di recente basato sui dati della sonda spaziale della NASA Cassini, ci svela come questo mondo e la nostra Terra siano stranamente simili. Infatti, proprio come la superficie degli oceani sul nostro pianeta si trova ad un’altitudine media che chiamiamo “livello del mare”, anche i mari di Titano hanno un analogo metodo di misurazione.

Questa è l’ultima scoperta che mostra notevoli somiglianze tra la Terra e Titano, l’unico altro mondo che conosciamo nel nostro Sistema Solare capace di ospitare mari, fiumi e laghi sulla propria superficie. Con la differenza che qui però, questi bacini sono composti da idrocarburi piuttosto che da acqua liquida.

Il nuovo documento, redatto da Alex Hayes della Cornell University di Ithaca, New York, e pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, rivela che i mari di Titano seguono una costante altitudine rispetto all’attrazione gravitazionale di Titano stesso, proprio come gli oceani della Terra. I laghi più piccoli sulla luna di Saturno, appaiono ad altezze diverse, anche centinaia di metri, più in alto del livello del mare medio. I laghi ad alta quota si trovano comunemente sulla Terra. Il lago più alto navigabile dalle grandi navi, il lago Titicaca, si trova a oltre 3.000 metri sul livello del mare.

Il nuovo studio suggerisce che l’altitudine è importante perché i corpi liquidi di Titano sembrano essere collegati tra loro sotto la superficie in qualcosa di simile a un sistema acquifero sul nostro pianeta. Gli idrocarburi sembrano scorrere sotto la superficie di Titano in modo simile al modo in cui l’acqua scorre attraverso la roccia porosa sotterranea o la ghiaia sulla Terra, in modo che i laghi vicini comunichino tra loro e condividano un livello di liquido comune.

Il documento si è basato sui dati ottenuti dallo strumento radar di Cassini fino a pochi mesi prima che la sonda si disintegrasse nell’atmosfera di Saturno.

Quel che la sonda NASA ci ha regalato nel corso della sua missione, è la realtà di un mondo ben più complessa di quanto non ci aspettassimo, tremendamente affascinante ed intrigante. Un luogo dove sicuramente cercare in futuro potenziali forme di vita.

Credits: Nasa, Cassini.

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