Il Telescopio Spaziale James Webb ci mostra in questa immagine lo spettro acquisito tramite lo strumento NIRSpec Emission Spectrum, della luce proveniente da questa lontana galassia, distante da noi ben 13.1 miliardi di anni luce. Si avete letto bene, quella luce è partita oltre 13 miliardi di anni fa, prima di giungere ai nostri occhi, o in questo caso a quelli del nuovo Telescopio Spaziale.
Lo spettro di questa remota galassia, è stato catturato dall’array microshutter di James Webb, parte del suo spettrografo nel vicino infrarosso (NIRSpec). Pensate che questo strumento è talmente sensibile da poter osservare la luce delle singole galassie che esistevano nell’universo primordiale. Questo si rivelerà rivoluzionario per la ricerca scientifica in tale campo. Le capacità di James Webb hanno permesso agli scienziati di osservare per la prima volta spettri di galassie così lontane.
NIRSpec è stato costruito per l’Agenzia spaziale europea (ESA) da un consorzio di società europee guidate da Airbus Defence and Space (ADS) con il Goddard Space Flight Center della NASA a fornire i suoi sottosistemi di rilevamento e micro-otturatore.
Come potete vedere dall’immagine e dai grafici a corredo di questo articolo, studiare lo spettro di queste antiche galassie permetterà non solo di studiarne la composizione chimica, ma anche di avere un quadro in tal mado sempre più chiaro sull’universo primordiale, ad appena qualche centinaia di milioni di anni dal big bang.
Semplicemente pazzesco. Quello cui stiamo assistendo in questi giorni rimarrà nella storia delle imprese umane, nei secoli a venire. 😍
Credito: NASA, ESA, CSA e STScI